7 segreti per diventare un Product Owner di successo
- Masha Ostroumova, Enterprise Agile Coach
- 2023年2月3日
- 読了時間: 5分

Il ruolo del Product Owner non è semplice, poiché richiede di indossare molteplici "cappelli" e di dimostrare una vasta gamma di competenze: comunicazione interpersonale, analisi, creatività, disciplina e negoziazione, solo per citarne alcune.
Oltre a ciò, il PO deve conoscere molto bene l'area del prodotto e comprendere tutti gli aspetti tecnici del settore. Durante la mia carriera ho formato e coachato molti Product Owner e posso dirti che, indipendentemente dall'organizzazione, dal team o dal prodotto, ci sono alcune competenze e comportamenti fondamentali che permettono a un PO di distinguersi. D'altra parte, esistono anche alcuni schemi errati (antipattern) che possono far fallire miseramente anche i PO più talentuosi. In questo articolo condividerò le caratteristiche e i comportamenti che rendono un buon Product Owner eccezionale, oltre a evidenziare alcuni antipattern da evitare.
Prioritizzare come un professionista
Cosa significa:
Lo strumento principale di un Product Owner è il backlog, dove vengono raccolte tutte le user story, le idee, i compiti e le richieste. Alcuni backlog sono ben organizzati, con user story complete di criteri di accettazione; altri sono caotici e pieni di semplici richieste di funzionalità. La qualità del backlog è un argomento a sé stante, ma credo che finché un team ha almeno un backlog con qualcosa, è già sulla buona strada.
Il PO deve prioritizzare il backlog il più frequentemente possibile e avere sempre chiara la sequenza delle attività. Detto ciò, ci interessa solo la parte superiore del backlog: non cercare di ordinare tutto. Le priorità cambieranno cento volte prima di arrivare al fondo, quindi risparmiati il tempo e le energie.
Antipattern:
Esistono due o più backlog per lo stesso team (anche se il team supporta più prodotti, deve esserci un unico backlog per mantenere chiarezza sulle priorità).
Il backlog è solo una formalità (o non esiste affatto); il PO si limita a dire al team cosa fare.
Il PO ha una lista di attività tutte “priorità #1” e tutto è urgente.
Il PO non fornisce indicazioni sulle priorità e lascia che sia il team a decidere cosa fare.
Un membro del team visto come leader
Cosa significa:
Questo aspetto è piuttosto complesso. Il PO non è (e non dovrebbe essere) il manager o il leader del team. È un membro del team, ma in molte situazioni ci si aspetta che prenda decisioni chiave sulla visione e le priorità. Se il PO non è un leader informale per il team, i membri del team non lo seguiranno. È quindi essenziale sviluppare capacità di leadership e imparare a guidare senza un'autorità formale.
Antipattern:
Il PO si comporta come un dittatore, dando ordini al team senza ascoltare le opinioni degli altri.
Il PO lascia tutte le decisioni chiave sul prodotto al team e non si assume la responsabilità del successo del prodotto.
Esiste un altro leader informale nel team che guida le conversazioni, mettendo in ombra il PO.
Abbattere i silos e costruire ponti
Cosa significa:
Il Product Owner deve essere un grande comunicatore, in grado di connettersi con le persone e di farle collaborare. All'interno del team, deve garantire cooperazione e collaborazione, risolvendo eventuali situazioni di lavoro in silos. Un PO intelligente crea anche una rete con leadership, altri team e stakeholder esterni all'organizzazione. Non si sa mai quando potrebbe essere necessario ottenere l'approvazione del CFO, il supporto del team marketing o un articolo che parli del proprio prodotto.
Antipattern:
Il PO incoraggia i silos assegnando direttamente il lavoro senza discussioni di gruppo.
Il PO entra in conflitto aperto o gioca politicamente con altri nell'organizzazione.
Il PO causa o alimenta conflitti all'interno del team.
Essere il vero CEO del prodotto
Cosa significa:
Spesso si dice che il Product Owner sia il CEO del prodotto, il che significa che è il principale decisore sulla visione e le priorità, stabilisce gli obiettivi ed è responsabile del loro raggiungimento. Un CEO non aspetta che un manager gli dica cosa fare, ma presenta i risultati del suo lavoro al consiglio di amministrazione e agli stakeholder. Un buon CEO è ispiratore, sicuro di sé, visionario e sempre alla ricerca dell'eccellenza. Vive e respira i valori aziendali, si preoccupa profondamente della soddisfazione dei clienti e si impegna a ottenere risultati aziendali significativi. Un Product Owner è una sorta di mini-CEO, con le stesse qualità e comportamenti.
Antipattern:
Il PO cerca approvazioni per tutto ciò che fa e aspetta che il suo manager definisca gli obiettivi.
Il PO non è in grado di dire "no" alle richieste degli stakeholder e cerca di accontentare tutti.
Il PO non si assume la responsabilità delle prestazioni del team e dei risultati del prodotto.
Accettare che il proprio “bambino” possa essere brutto
Cosa significa:
Un buon Product Owner è solitamente una persona sia analitica che creativa. Analizza i dati per comprendere le prestazioni del prodotto, osserva il comportamento dei clienti e identifica le tendenze. Allo stesso tempo, deve spesso proporre soluzioni creative e sperimentare nuove idee. A volte queste idee si rivelano vincenti, altre volte falliscono. I team Agile fanno molti prototipi, test con gli utenti e validazioni per capire rapidamente se un'idea funziona o deve essere abbandonata.
Un PO sentirà più volte nella sua carriera che una sua idea non è valida, e deve accettarlo. Spesso un'idea inizialmente cattiva può essere trasformata in qualcosa di eccezionale. Essere aperti al feedback e pronti a imparare da errori è una qualità fondamentale.
Antipattern:
Il PO insiste affinché il team continui a lavorare su un prodotto (o una funzionalità) discutibile nonostante il feedback negativo dei clienti o dei test.
Il PO non cerca feedback né fa tentativi per testare le proprie ipotesi, fidandosi unicamente delle proprie convinzioni.
Misurare ciò che conta e collegare i punti
Cosa significa:
Tra le molte competenze di un Product Owner c’è l’analisi. Deve comprendere il comportamento dei clienti, esaminare le tendenze, condurre A/B test e, in generale, lavorare molto con i dati. Non è necessario che sia un data scientist, ma deve avere una solida comprensione di statistiche, probabilità e metodo scientifico. Ancora più importante, deve saper impostare obiettivi misurabili, analizzare i risultati e prendere decisioni basate sui dati.
Antipattern:
Il PO non analizza i dati e si affida solo al proprio intuito per decidere le priorità del prodotto.
Il PO non comprende i principali concetti statistici (es. significatività statistica, intervalli di confidenza, ecc.).
Il PO decide la definizione del successo di un esperimento dopo aver raccolto e analizzato i dati, senza impostare ipotesi a priori.
Conoscere il cliente
Cosa significa:
Ultimo, ma non meno importante, un Product Owner deve sapere tutto sui clienti e incarnarne il punto di vista quando lavora con il team. Potrebbe sembrare ovvio, ma questa qualità viene spesso trascurata. Il PO deve avere una chiara comprensione di chi sono i suoi clienti e, al contempo, saper separare il proprio punto di vista da quello del cliente, empatizzando con loro e rappresentandoli nel team. Ad esempio, se sei un uomo di 28 anni che vive in un’area urbana, le tue preferenze saranno molto diverse da quelle di una madre di 37 anni con due figli che vive in periferia. Tuttavia, devi metterti nei suoi panni, capire profondamente i suoi bisogni, le sue preferenze e le sue abitudini.
Antipattern:
Il PO non svolge ricerche sui clienti e si affida solo alle proprie intuizioni personali (“Personalmente sceglierei questo colore”).
Il PO conosce i clienti, ma non condivide queste informazioni con il team, fallendo nel coinvolgerli e nel rappresentare i clienti efficacemente.
Questa lista potrebbe continuare a lungo—non ho ancora menzionato le user story, la pianificazione o le capacità di presentazione. Tuttavia, credo che gli aspetti sopra elencati siano essenziali. Se li gestisci correttamente, tutto il resto sarà più semplice e verrà naturale. Considera questa lista come punto di partenza. Una volta padroneggiati i fondamenti, continua a imparare e migliorare: il cielo è il limite.